Bambini sordi e metodi riabilitativi

Abbiamo già avuto modo di parlarti più nel dettaglio del funzionamento dell’affascinante meccanismo dell’udito, e di quanto il suo apporto sia indispensabile per il completo sviluppo sociale e relazionale di un bambino. Fin dai primissimi mesi di vita del neonato. Proprio per questo l’apprendimento bambini sordi deve diventare un argomento di primaria importanza, se si parla di educazione e inclusione. Perché – lo sai bene anche tu – non si può pensare ad una reale accettazione di qualsiasi forma di disabilità se non si mettono in campo sforzi educativi che coinvolgano le nuove generazioni fin dall’infanzia.

Azioni pedagogiche per bambini sordi: la strada da percorrere

Se quindi il traguardo dell’inclusione linguistica e relazionale dei bambini ipoacusici e delle loro famiglie è l’obiettivo da raggiungere (e ormai possiamo affermare con sicurezza che lo sia!), il primo passo da compiere è indubbiamente quello del riconoscere con tempestività eventuali disturbi all’udito nel proprio bambino. Come puoi approfondire qui infatti, l’importanza che una diagnosi precoce riveste nello sviluppo del linguaggio nei bambini ipoudenti è enorme. Analizziamo allora più nel dettaglio alcuni utili strumenti educativi con cui oggi i professionisti puntano a raggiungere questo intento:

• la presenza di un assistente alla comunicazione
• l’utilizzo dell’apprendimento ludico
• l’impiego della logopedia per ipoudenti

Metodologie di insegnamento inclusive e riconosciute

La figura del mediatore: un immenso valore aggiunto

Quella dell’assistente alla comunicazione (di cui ti abbiamo già parlato ampiamente in questo articolo) è oggi solo una delle figure professionali specializzate che hanno il compito di inserire bambini e ragazzi ipoudenti nell’ambiente scolastico. Agevolandone l’apprendimento con metodologie adatte studiate ad hoc o facendo da intermediari tra risorse scolastiche e famiglie. Ponendo insomma le basi per creare una reale autonomia degli alunni sordi, certo. Ma anche creando una piena consapevolezza in chi interagisce con loro. Solo così si potrà instaurare una vera e proficua interazione tra le parti. Ricorda, il doppio ruolo che le famiglie possono svolgere è davvero fondamentale: di propositività (nei confronti di scuole e istituzioni) e di rinforzo delle nozioni apprese dal bambino (attraverso il dialogo casalingo o l’approfondimento nelle ore di svago).

La risorsa dell’apprendimento ludico: per imparare fin dalla culla

Ormai già da vari decenni il ruolo dei metodi ludici è stato riconosciuto da insegnanti e pediatri, in qualunque approccio educativo che abbia a che fare con i più piccoli. Ovviamente questo è ancora più vero se parliamo di bambini con caratteristiche particolari, che ad esempio non hanno ancora sviluppato pienamente modalità verbali di interazione con gli altri. Ecco allora che entrano in campo veri e propri giochi per bambini sordi o ipoudenti, studiati appositamente per stimolare in modo divertente (ma non per questo meno efficace!) l’apprendimento e la comunicazione. Anche in questo caso ti consigliamo quindi di tenerti informato e propositivo: nessun esperto – per quanto competente e motivato – può fare di più e meglio di genitori disponibili e accoglienti!

Logopedia per bambini sordi: quando iniziare?

La risposta anche in questo caso è una sola: il prima possibile! Con questo ci teniamo a sottolineare ancora una volta come in questo campo il fattore della tempestività faccia davvero la differenza. Tra un bambino perfettamente socializzato ed inserito in un contesto positivo e stimolante di relazioni sociali con i suoi coetanei, ed uno invece immerso in giornate solitarie e povere di input. Il primo avrà a propria disposizione tutti gli strumenti per poter affrontare il mondo esterno: immediati (fatti di autostima e consapevolezza) e futuri (che potrà poi spendere da adulto anche nel mercato del lavoro).

La sfida di questo periodo…

..creare integrazione anche in momenti di crisi!

Sicuramente questo momento storico legato al contenimento del contagio da Coronavirus rende l’insegnamento e l’apprendimento complicati anche nelle più ottimali delle situazioni. Aggiungere poi gli inevitabili ostacoli legati al lavorare in presenza di bisogni speciali, come possono appunto essere le esigenze dei bambini sordi (ma non solo!), rende la situazione ancora più impegnativa. Questo è innegabile. Ma sono proprio momenti simili, di crisi, che possono più di ogni altri aguzzare l’ingegno e spingere a pensare a nuove metodologie di apprendimento. Che poi potranno esprimersi al meglio in condizioni più serene e senza carattere di emergenza. Ad esempio l’utilizzo del materiale didattico per bambini sordi potrà benissimo essere impiegato anche nella didattica a distanza (DAD), grazie alla qualità ormai raggiunta dalle tecnologie web applicate ai video.

Usiamo i momenti di crisi come risorse per crescere insieme!

Ecco perché l’Agenzia UnipolSai 60099 di Milano cerca di fare la differenza nel mondo dell’impianto cocleare! Siamo ben consapevoli del ruolo dell’udito nello sviluppo di una corretta socialità già dai primissimi mesi di vita di una persona e proprio per questo abbiamo deciso di specializzarci in questo settore. Di dedicarci con passione ed entusiasmo alla diffusione della conoscenza delle problematiche legate al mondo degli ipoudenti. Così come a promuovere la consapevolezza dell’importanza di un’affidabile assicurazione cocleare, che tuteli a pieno un investimento così importante come il tuo impianto.

Informati allora su tutti i dettagli delle nostre proposte, e continua a seguire la nostra community! Ci trovi sul nostro Magazine cocleare e sulla nostra pagina Facebook: ti aspettiamo!

Se ti è piaciuto l’articolo, scrivici una tua  recensione su Google

Agenzia UnipolSai 60099 di Milano ti può offrire altre polizze assicurative personalizzate. Chiama in Agenzia +39 02 4223523

La redazione degli articoli è curata dal nostro Ufficio Stampa Giroidea che opera a Milano con la nostra supervisione.